Formazione didattica italiano L2

Sempre più spesso le classi di italiano L2 accolgono studenti con esigenze diversificate che richiedono particolari attenzioni e una didattica centrata sulle loro specificità.

I nostri corsi si rivolgono a insegnanti e volontari che operano in diversi contesti e con diverse tipologie di studenti:

  • migranti economici che hanno l’obiettivo di imparare la lingua dell’integrazione e dell’educazione civica;               
  • corsi al femminile che prediligono l’italiano della casa, della scuola e del linguaggio dei bambi                                                                     
  • richiedenti asilo e rifugiati che spesso portano con sé difficoltà emotive legate al loro passato                                                                                    
  • studenti analfabeti o debolmente alfabetizzati con difficoltà a seguire un approccio ‘scolastico’ basato sull’astrazione                                              
  • minori stranieri inseriti nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado                                                                                            
  • studenti e studentesse dei corsi per la licenza media nei Cpia e nei corsi professionali/scuole superiori che necessitano dell’italiano per lo studio e di imparare a lavorare in autonomia e  con consapevolezza-

L’emergenza sanitaria che ha da poco colpito il mondo ci ha costretti a sospendere parte dei nostri in presenza e a considerare le opportunità date dalla possibilità di studiare online anche per i nostri studenti. Tra le offerte formative si è quindi da poco aggiunto un corso di formazione  per insegnare italiano L2 online ad immigrati, che tiene  conto dell’eventuale bassa alfabetizzazione o scarsa disponibilità di mezzi degli apprendenti.

I percorsi di formazione si svolgono prevalentemente in modalità laboratoriale, alla quale si alternano momenti di teoria. Durante i lavori viene prodotto materiale didattico spendibile nelle proprie lezioni e vengono sperimentate in prima persona diverse attività.

I formatori sono disponibili  a riadattare i percorsi  a seconda delle richieste degli insegnanti e al contesto specifico nel quale lavorano.

I percorsi si possono svolgere in presenza o a distanza (attraverso la piattaforma GoogleMeet).

Molti dei corsi da noi proposti sono  finanziati da bandi e progetti pubblici e quindi possono essere gratuiti. Per questa ragione vi invitiamo a contattare sempre la nostra referente  

 

Referente: Elisabetta Aloisi [email protected]  cell +39 345 476 75 19

Sedi:  Via Gavazzeni 3, Bergamo

 Cell: +39 349 98 48 584     +39 347 09 17 234

 Email  [email protected]

Elisabetta Aloisi – Insegnante di italiano per stranieri e formatrice in didattica dell’italiano L2. Coordinatrice dei servizi didattici  e di formazione della Scuola Ataya. Esperta in insegnamento ad immigrati adulti analfabeti o poco scolarizzati. Autrice di diversi materiali e manuali di italiano per stranieri pubblicati da Sestante edizioni e Loescher Editore 

Anna Bertelli – Docente di Italiano per stranieri e di Intercomprensione di lingue romanze presso l’Università di Bergamo. Insegnante di Italiano L2 in corsi per immigrati e richiedenti asilo e formatrice di insegnanti di italiano per stranieri presso la Cooperativa Ruah. È autrice di diversi articoli sull’Intercomprensione e sull’insegnamento dell’italiano L2  e di manuali per l’insegnamento dell’italiano a stranieri in pubblicazione presso Loescher Editore.

Federica Nozza - Insegnante di italiano per stranieri e lingue straniere e formatrice in  didattica dell’italiano L2. Esperta in insegnamento ad immigrati adulti e minori e nella  didattica a distanza. Traduttrice in lingua inglese e francese

Elena Scaramelli - Insegnante di italiano L2  presso il Centro di Italiano per Stranieri dell’Università di Bergamo e in corsi per  immigrati e richiedenti asilo presso la Cooperativa Ruah. Formatrice  per insegnanti di italiano per stranieri, anche in corsi preparatori alla Ditals I e II dell’Università di Siena. Autrice di manuali di italiano per stranieri pubblicati da Loescher Editore

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    L’OFFERTA FORMATIVA

    1.Insegnare italiano L2 ad immigrati adulti: da dove partire 

    Il modulo intende introdurre il concetto di quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER); le strategie di apprendimento di una lingua seconda; le esigenze linguistiche dei migranti adulti. Verranno offerte le prime indicazioni per il riconoscimento del livello di competenza della lingua e il test di ingresso 

    2.La scansione dell’unità didattica, come preparare una lezione 

    Il modulo intende fornire strumenti per organizzare le lezioni e i percorsi didattici. Vengono forniti consigli utili su come scegliere un manuale adeguato al contesto e come utilizzarlo, adattarlo, integrarlo. Viene inoltre trattato il concetto di interlingua e come utilizzarlo per il riconoscimento del livello e l’organizzazione delle lezioni. 

    3.Le abilità di comprensione e produzione orale 

    Il modulo intende analizzare le tecniche per la gestione e l’organizzazione delle attività di ascolto e parlato nelle classi. Attività di cruciale importanza nell’apprendimento di una lingua che, prima di tutto, si ascolta e si parla. Viene proposta un’attività che permette di mettersi nei panni dei nostri studenti nel momento dell’attività di ascolto. 

    Il percorso dura 6 ore

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    Il percorso si rivolge a tutti gli insegnanti che lavorano in classi multiculturali di immigrati adulti. È spendibile per chi lavora nei CPIA, nei centri di accoglienza, nei corsi donne e gruppi misti. Particolare attenzione è rivolta agli apprendenti con bassa o nulla scolarità pregressa. 

    1.Insegnare italiano L2 a migranti adulti analfabeti o poco alfabetizzati: mettiamoci nei loro panni! 

    In questo modulo gli insegnanti sperimenteranno in prima persona una lezione in una lingua straniera. 

    Si lavorerà in piccoli gruppi concentrandosi sulle 4 abilità: capire, parlare, leggere e scrivere. Verranno utilizzati diversi strumenti (fotografie, video, flashcard, scambi di gruppo, mimo...) e materiali (fotografie, lettere mobili, tablet, cartelloni, materiali tattili...). Segue una riflessione teorica su metodologie didattiche e importanti punti di attenzione. 

    2.Oralità e scrittura 

    Laboratorio sul tema del rapporto tra oralità e scrittura attraverso momenti di riflessione e attività per sperimentare in prima persona la complessità di interpretare un codice sconosciuto. 

    Verrà proposto un laboratorio sulla decodifica di simboli sconosciuti alla nostra cultura. Segue un momento di riflessione teorica sul rapporto tra oralità e scrittura e una condivisione di esperienze e testimonianze delle formatrici e delle insegnanti. 

    In conclusione verranno presentate alcune attività connesse alla difficoltà di astrazione legata alle culture orali. 

    Il percorso dura 4 ore

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    Ataya, che significa tè in wolof (una delle lingue parlate in Senegal), rappresenta un’idea di scuola che si prende il tempo per essere accogliente, che di fianco a obiettivi linguistici pone anche obiettivi relazionali ed educativi. 

    Ataya è un progetto della Cooperativa Ruah che ha visto la produzione di due manuali (Ataya, Ataya Prima) e una applicazione linguistica (AtayaApp). 

    Una modifica dei domini di insegnamento (dove argomenti sensibili come la casa e la famiglia sono trattati solo trasversalmente), insieme a tematiche interculturali, attività concrete, attive e motivanti sono alcune delle specificità che i manuali promuovono. Le attività didattiche sono pensate per essere utilizzate in classi multilivello, danno spazio al confronto interculturale, al racconto di sé, all’accoglienza di chi si approccia alla scuola ancora disorientato dal viaggio di migrazione o è inserito in una complessa situazione sociale.  I testi e la app si rivolgono ai livelli Pre-Alfa, Alfa e pre-A1.

    1.Sperimentiamo i manuali 

    Il laboratorio vuole proporre attività e metodologie per insegnare italiano L2 ad adulti immigrati in contesto multiculturale, plurilingue, multilivello con particolari attenzione ai richiedenti asilo e rifugiati inseriti in progetti Sprar e di accoglienza prefettizia. 

    Verrà presentato il manuale, il contesto e i fondamenti teorici e le esperienze che ne hanno orientato la scrittura. 

    Gli insegnanti vengono coinvolti in attività di confronto a gruppo legate alla scelta dei materiali e all’uso che ne viene fatto nelle classi. 

    Alcuni materiali e attività presenti nel manuale vengono sperimentati in prima persona.

    2.Ataya App, tecnologia e scrittura 

    Migliorare le proprie competenze nell’uso di smartphone o tablet, strumenti d’altra parte centrali per chi intraprende un percorso di migrazione, si è rivelato in diverse esperienze anche strumento di rafforzamento dell’autostima. 

    In questo modulo verranno visionate alcune possibilità di utilizzo di app, dei telefoni e della tecnologia in classe riflettendo sulla diffusione della scrittura digitale.

    Il percorso dura 4 ore 

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    L’utilizzo, nelle classi, di tecniche che stimolano alla narrazione e al racconto, anche di sé e del proprio vissuto, sono preziose in classi dove è continuamente necessario stimolare la motivazione (per esempio per chi vive una situazione complessa e instabile in Italia, come è il caso dei richiedenti asilo). Alcune tecniche prese in prestito dal counseling, dall’approccio autobiografico e narrativo aiutano gli studenti ad aprirsi in momenti di confronto e racconto, rendendo la scuola di lingua anche uno spazio di condivisione, conoscenza e scambio. 

    Durante il percorso verranno sperimentate diverse attività, delle quali verranno condivisi gli obiettivi e i presupposti teorici. Le attività si concentrano in particolare sull’esercizio delle tecniche di narrazione, l’uso del corpo e la drammatizzazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali quali silent books, materiali per disegnare, film e cortometraggi, carte stimolo.

    1.Imparare facendo, la didattica per task 

    La didattica per task si basa sull’idea che l’apprendimento linguistico avvenga più facilmente quando gli apprendenti sono coinvolti in interazioni autentiche (cioè finalizzate al raggiungimento di un obiettivo extralinguistico) e in gruppo, proponendo situazioni reali nelle quali trovare una soluzione. Il laboratorio propone attività nelle quali gli studenti si immedesimano in personaggi e situazioni trovandosi ad aver bisogno della lingua per risolvere e comunicare. In particolare verrà sperimentato l’uso della drammatizzazione e della simulazione globale. 

    2. I silent movies e i silent books 

    Nell’ottica della didattica per task, i silent movies e books stimolano lo studente all’interpretazione, che porterà alla ricerca delle parole per dire ciò che si vuole dire e sembra giusto dire in quel momento. In questa cornice lo studente riesce lavorare secondo le proprie abilità linguistiche ma collettivamente: tutta la classe lavora secondo il proprio livello di conoscenza della lingua su un input comune attraverso l’attività della scrittura collettiva. L’uso del muto è occasione preziosa per far emergere e comprendere parole il cui significato può essere molto complesso, cosa che difficilmente accade con altre tecniche didattiche. 

    Il percorso dura 6 ore

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    In questo corso verranno  illustrate le tecniche di semplificazione e facilitazione dei testi, necessarie per l’utilizzo in classe di qualsiasi testo che sia ritenuto interessante o utile,  da sottoporre dopo un’accurata semplificazione del linguaggio e aggiunta di strumenti utili alla comprensione (es. immagini, grafiche, ecc..). Le tecniche si rivelano utili per tutti gli insegnanti che devono lavorare con i testi disciplinari oltre che la produzione e somministrazione di test adeguati agli studenti stranieri.

    Vengono in seguito presentate le teorie e tecniche dell’apprendimento cooperativo utili per valorizzare le diverse competenze degli studenti e lavorare con più facilità nelle classi ad abilità differenziate.

    Il percorso dura ore 

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    A seguito dell’emergenza sanitaria gli insegnanti di tutta Italia sono stati costretti ad attivare la didattica a distanza. Dall’esperienza emergono, oltre ai limiti e alle difficoltà, le potenzialità della didattica a distanza, connesse ad una società che diventa sempre più informatizzata e dove l’alfabetizzazione digitale ha ad oggi la stessa importanza dell’alfabetizzazione linguistica per l’accesso ai servizi e l’integrazione in Italia.

    Durante il corso verranno presentati strumenti e tecniche per fare lezione a distanza attraverso metodologie comunicative e cooperative, senza perdere la relazione e senza utilizzare tecnologie troppo dispendiose o complesse. 

    Verranno anche approfonditi i limiti, le esperienze e le potenzialità di questa modalità di insegnamento 

    1.A scuola nel gruppo WhatsApp

    Uno strumento per fare lezione in maniera intuitiva e inclusiva: tecniche e consigli per esercitare le abilità di ascolto, parlato, lettura e scrittura attraverso un servizio semplice, diffuso e familiare sia per studenti che per insegnanti.

    2.Le piattaforme per le videoconferenze

    Come fossimo insieme a scuola (il più possibile!): strumenti e consigli per proporre lezioni cooperative e comunicative attraverso lavori di gruppo, condivisioni e interazioni tra gli studenti.

    3.Qualche strumento da utilizzare

    Jamboard, learning apps, wooclap, condivisione di documenti, quiz, EdPuzzle: verranno illustrati e sperimentati alcuni strumenti selezionati per attività semplici e divertenti oltre che condivisi materiali già pronti all’uso.

    Il percorso dura 6 ore

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    Da diversi anni gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie si a lavorare in classi multiculturali e plurilingue, dove il diverso livello di conoscenza della lingua italiana, unita ai diversi background, degli alunni immigrati richiedono attività sempre più diversificate e attente alle esigenze del singolo. Sono diverse le strategie didattiche adeguate a questi contesti, che ruotano intorno ai principi della semplificazione e facilitazione dei testi disciplinari e dell’apprendimento cooperativo. Queste metodologie si rivelano utili e applicabili a tutti i gruppi classe e inclusive non solo nel caso delle difficoltà linguistiche degli alunni stranieri ma anche per alunni BES o DSA. 

    Breve descrizione e titoli degli incontri: 

    La lingua madre: una risorsa da tutelare e valorizzare. Verranno illustrati i principi del plurilinguismo e l’importanza della tutela della lingua madre, del translanguaging e delle pratiche  pratiche di accoglienza

    Dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue ai livelli dell’alfabetizzazione. Dopo una prima presentazione dei livelli di conoscenza delle lingue straniere secondo il quadro comune europeo e il sillabo “Italiano L2 in contesti migratori: sillabo e descrittori dell’alfabetizzazione”, verranno analizzate alcune produzioni di studenti stranieri per valutare insieme il livello di interlingua. 

    La struttura dell’unità didattica, la comprensione orale e scritta. Gli insegnanti lavoreranno sulla struttura dell’unità didattica per avere chiare le fasi di lavoro nei laboratori di italiano L2. Verrà sperimentata in prima persona l’esperienza di comprensione orale di una lingua straniera, per mettersi nei panni degli studenti.

    L’italiano per lo studio e l’italiano per la comunicazione. La differenza tra BICS e CALP, strategie di semplificazione e facilitazione dei testi. Agli insegnanti si proporrà di semplificare e facilitare alcuni testi disciplinari a partire dai manuali adottati. Segue un confronto e condivisione del lavoro svolto e alcune indicazioni e riflessioni sugli impliciti culturali. 

    L’apprendimento cooperativo e il lavoro di gruppo per una didattica inclusiva. Vengono presentate teorie e sperimentati in prima persona alcuni metodi dell’apprendimento cooperativo. Sono poi presentate alcune attività fondate sul lavoro di gruppo e l’apprendimento ludico. 

    Riflessione sul percorso svolto e sulla valutazione in un contesto plurilingue e multiculturale nell’ottica di una valutazione autentica. Si rifletterà sull’importanza della valutazione autentica alla luce del percorso fatto, della correzione dell’errore e dell’uso del PDP e dell’adattamento del programma. Verranno condivise le esperienze e impressioni degli insegnanti in merito al percorso svolto insieme e presentate attività didattiche disponibili online già sperimentate e condivise. 

    Il percorso dura 16 ore 

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    Da diversi anni gli insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie si trovano sempre più spesso a lavorare in classi multiculturali e plurilingue, dove il diverso livello di conoscenza della lingua italiana, unita ai diversi background culturali degli alunni immigrati, richiedono attività sempre più diversificate e orientate alle esigenze del signolo. Sono diverse le strategie didattiche adeguate a questi contesti, che ruotano intorno ai principi della conoscenza dei meccanismi di apprendimento delle lingue, dell’apprendimento cooperativo, della didattica ludica, e della valorizzazione della lingua madre. Queste metodologie si rivelano utili e applicabili a tutti i gruppi classe e si dimostrano inclusive, non solo nel caso delle difficoltà linguistiche degli alunni stranieri, ma anche per gli alunni BES. 

    Breve descrizione dei contenuti degli incontri: 

    La lingua madre: una risorsa da tutelare e valorizzare. Verranno illustrati i principi del plurilinguismo e l’importanza della tutela della lingua madre. Attraverso la lettura di testimonianze, condivisione di proposte di attività e delle esperienze delle insegnanti si rifletterà sulle buone pratiche di accoglienza e della tutela del plurilinguismo nelle classi interculturali.

    Intercultura: si parlerà dell’importanza dell’approccio interculturale nella relazione con i bambini e le loro famiglie per una migliore comprensione delle difficoltà e dei meccanismi di apprendimento delle lingue seconde.

    Il bilinguismo. Rifletteremo su come valorizzare il bilinguismo dei bambini conoscendone le caratteristiche, le fasi e le eventuali problematiche, affinché la conoscenza e l’utilizzo di più lingue sia una risorsa e non un ostacolo. 
    Imparare una lingua seconda: differenze tra apprendimento della lingua 1 e della lingua 2 e tra apprendimento spontaneo e guidato e evoluzione dell’interlingua. Parleremo di come si apprende una lingua seconda, del ‘periodo critico’ e del ‘periodo di silenzio’ e di come sia possibile valutare in positivo l’interlingua dei nostri alunni attraverso l’analisi  alcune produzioni di bambini stranieri.

    La comprensione orale e l’importanza del racconto. Gli insegnanti sperimenteranno in prima persona l’esperienza di comprensione orale di una lingua straniera, per mettersi nei panni degli alunni e capire come aiutare, semplificare o facilitare la comprensione dei testi. Si parlerà dell’importanza del racconto nella pratica didattica.

    La semplificazione dei testi e l’utilizzo delle fiabe per insegnare l’italiano
    Si illustreranno e si metteranno in pratica le tecniche di semplificazione e facilitazione dei testi per rendere più efficace e comprensibile la lettura delle fiabe ai bambini stranieri.

    Il racconto e il plurilinguismo: si mostreranno diverse esperienze e applicazioni pratiche per l’utilizzo della tecnica del racconto per migliorare la consapevolezza linguistica, non solo dei bambini stranieri ma anche degli alunni italiani  

    Il Total Phisical Response. Si parlerà del TPR come metodologia che consente a tutti i bambini di esprimersi in modo divertente e creativo durante la lezione, includendo anche i bimbi che si trovano nella “fase di silenzio” . Si mostreranno esempi pratici

    Il percorso dura 16 ore 

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    Da diversi anni gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie si trovano sempre di più a lavorare in classi multiculturali e plurilingue, dove il livello di conoscenza della lingua italiana unita ai diversi background degli alunni immigrati richiedono attività sempre più diversificate e attente alle esigenze del singolo. Sono diverse le strategie didattiche adeguate a questi contesti, che ruotano intorno ai principi della semplificazione e facilitazione dei testi disciplinari e dell’apprendimento cooperativo. Queste metodologie si rivelano utili e applicabili a tutti i gruppi classe e inclusive non solo nel caso delle difficoltà linguistiche degli alunni stranieri ma anche per alunni BES o DSA.

    Il percorso dura 16 ore

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