
Un forum aperto alla cittadinanza per riflettere attorno alla parola “virtù”



Due giornate per riflettere sul fenomeno dell’immigrazione





Una giornata di festa a Romano di Lombardia all’insegna dell’incontro tra le diverse culture del territorio.


Per il terzo anno Diaforà propone una riflessione dedicata al fenomeno delle migrazioni. In questa edizione l’attenzione si rivolge al nostro territorio, riguardato dal punto di vista politico e sociale ma anche dal punto di vista dell’immaginario: cosa succede quando loro arrivano?


A Casa Amadei, un’opera dedicata a Rokhy per ricordare lui e tutti gli ospiti che abbiamo accolto nella nostra comunità e che ci hanno lasciato.


Seck Cherif Ibrahima, tra i primi mediatori interculturali a Bergamo e tra i fondatori della Ruah, ha ottenuto la cittadinanza
In questi giorni è stata conferita la cittadinanza italiana a Seck Cherif Ibrahima, originario del Senegal.
Per scrivere della sua esperienza in Italia e di oltre venticinque anni alla Cooperativa Ruah, un libro non basterebbe.
Ci piace raccontare di Cherif sognatore: la notte medita e al mattino eccolo pronto con le sue perle di saggezza, per alcuni aspetti difficili da realizzare, ma la sua voglia di mettersi in gioco ancora oggi conferma il suo spirito intraprendente e per noi una testimonianza di grande arricchimento.
Entrato come ospite alla Cooperativa Ruah, subito si è reso disponibile facendo da tramite tra noi educatori e i migranti africani per meglio rispondere alle esigenze di entrambi, per un’accoglienza dignitosa nel rispetto di ogni singola persona, soprattutto evidenziando la sua volontà a collaborare come mediatore culturale nelle scuole e oratori, perché la sofferenza migratoria subita dai genitori non debba ricadere anche sul futuro dei figli. Lo ricordano molti studenti, dalla scuola “Mazzi” di Bergamo agli studenti delle Scuola Medie di Gromo, dove solo dieci anni fa non accettavano un insegnante meridionale, alcuni di quei ragazzi oggi laureati scrivono ancora a Cherif ringraziandolo. Ai giovani degli oratori e dell’università ha fatto conoscere la realtà del villaggio accompagnandoli in Senegal, perché a parole si può immaginare, ma la conoscenza diretta e la povertà con cui si viene a contatto sono esperienze che cambiano la vita. Infatti al rientro alcuni di loro sono diventati volontari e poi educatori, oggi referenti delle varie aree della Cooperativa Ruah.
Partita l’esperienza del “Laboratorio Triciclo” eccolo pronto a collaborare, container di vestiti usati per far partire un progetto per le donne senegalesi in loco.
Con la conoscenza del sistema scolastico italiano Cherif non poteva ignorare le difficoltà educative del Senegal. Con la nostra collaborazione è stata aperta una scuola materna, seguita per oltre cinque anni e adesso autonoma e una scuola professionale per parrucchiere, sartoria e cucina.
Eccolo di nuovo in campo con l’arrivo dei primi richiedenti asilo tunisini nel 2011, pronto a dialogare per una reciproca corresponsabilità, che continua ancor oggi nei vari Centri di Accoglienza dei richiedenti asilo politico.
Un nuovo progetto “Orti di frutta e verdura per un lavoro femminile” da un anno coinvolge una decina di mamme in Senegal. Progetto visitato e supportato dalle varie visite in loco di nostri collaboratori. Grazie anche al sostegno economico del Comune di Bergamo che ha messo a disposizione alla piattaforma ecologica uno spazio per la raccolta di materiale riciclabile.
Cherif era molto titubante per la richiesta di cittadinanza italiana, giustificandosi quasi di non meritarla. Alla nostra insistenza così rispondeva: “Ho ricevuto molto dall’Italia, in particolare ho conosciuto un valore che in Africa non esiste, la solidarietà e il volontariato, questo per me è il dono più grande della mia vita”.
Testimonianza di Giulio Baroni, presidente Associazione Comunità Immigrati Ruah

Un forum per dar voce ed ascoltare i giovani attorno al tema della gioventù, ispirandosi al tema-obiettivo del nuovo anno pastorale della Diocesi di Bergamo.


Cinque incontri per riflettere sul fenomeno delle migrazioni, organizzate dalla Fondazione Serughetti La Porta nell’ambito di Molte Fedi sotto lo stesso cielo 2017.






Il cinema che riflette intorno a uno dei temi più cruciali e complessi. Quattro serate presso Cinema Conca Verde con opere che sanno andare oltre gli stereotipi e riescono ad accostarsi alle questioni in gioco senza strumentalizzazioni, con uno sguardo attento e appassionato.


Durante l’evento “Mercatino in corte”, a Luzzana, nella Sala Consiliare, verranno proiettati non stop i cortometraggi premiati in tutte le undici edizioni del Festival “C’è un tempo per…l’integrazione”.


