
I ragazzi della Cascina del Migrante incontrano i giovani sampaolesi, per una cultura volta a costruire ponti e non muri.

Un brano che parla dei richiedenti asilo ospitati in Bergamasca: è quello di Roberto Picinali, in arte Cato, maturato grazie alla sua esperienza in alcuni dei centri di accoglienza gestiti da Ruah. Un brano che la comunità Ruah ha deciso di “adottare”, come spiega il direttore e presidente della Ruah Bruno Goisis: «Quella di Roberto credo sia stata un’ottima idea, perché nasce dal confronto e dal dialogo con i ragazzi che stiamo ospitando. Vogliamo adottare questa canzone perché è un po’ il motto di quest’anno della Cooperativa Ruah, che festeggia il suo venticinquesimo. L’abbiamo fatta nostra anche per i valori e i contenuti che il brano vuole comunicare».